SALUTO di Padre Alfredo omi
Eccellenza carissima,
mi unisco al Magnificat del grande coro di amici che ringraziano il Signore per averLa chiamata attraverso la tenerezza e lungimiranza del S. Padre a ricevere la porpora cardinalizia. E’ certamente un coro di popolo, di volti amanti e desiderosi di incontrare la parola viva di Gesù che Lei ha sempre saputo donare toccando le corde più profonde del cuore. Un coro di piccoli e di poveri che Lei ha sempre prediletto e che sono la sua vera famiglia.
All’annuncio del S. Padre, dopo l’udienza, mi sono rivenute alla mente due immagini del breve ma per me importante tempo che ho avuto l’onore di condividere con Lei a Loreto: lo sguardo d’amore muto e intenso di Giovanni Paolo II che nella cappellina di Montorso ci benediceva e ci incoraggiava e la visita del Card. Van Thuan quando venne a inaugurare il mosaico della Vergine Maria Madre dei giovani. Subito dopo la semplice cerimonia di benedizione, il Cardinale venne nel mio appartamento a cambiarsi e mentre si toglieva la sfolgorante porpora ancora nuova, mi raccontava della sua malattia e mostrava sotto il vestito, il vero volto del povero, del missionario, del testimone. Non lo dimenticherò mai. Il rosso del vestito era solo il riflesso della sua martyria, della sua forte e dolcissima testimonianza di Cristo Crocifisso.
E’ un augurio anche per Lei.
In questo momento di gioia, faccio memoria e ringrazio Dio di aver incontrato in Lei la paternità illuminata e la maternità concreta (anche per la presenza costante e viva della sua cara mamma) di chi sa farsi prossimo attento e amorevole.
In Lei ho incontrato l’amore sponsale per la Chiesa e soprattutto per i poveri e i giovani.
Il mio grazie diventa preghiera che le offro con tutto il cuore nella celebrazione dell’Eucaristia e diventa augurio perché la sua vita sia sempre più tuffata in quella obbedienza di Gesù che “pur essendo di natura divina, umiliò se stesso divenendo servo”.
Nella semplicità della mia vita le dico ancora una volta Grazie e La affido alla Vergine ai piedi della croce che Lei ha sempre tenuto “tra le sue cose più care”.
Voglia benedirmi e chiedo la carità della Sua preghiera. In Cristo Gesù. P. Alfredo omi
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