I 100 PUNTI
Questa foto istantanea che ho scattato a Loreto in casa di Francesca nel mese di luglio di quest’anno 2007, mi fa pensare all’abbraccio dell’amore di Dio, quando lo incontrerò faccia a faccia; un amore compassionevole e misericordioso, un amore dolcissimo.
Francesca ha più di 30 anni, è completamente invalida, la sua vita dipende in tutto dai genitori, che sanno interpretare i suoi sorrisi, le sue smorfie, i suoni della sua voce fatta di lamenti, di grida…Quando è sdraiata, il papà le prende i piedi, glieli accarezza e lei, anche se agitata, si calma e si addormenta. Quei genitori trovano mille modi e astuzie per far sentire alla loro figlia che l’amano, che le sono vicini, che non può cadere perché ci sono loro a sorreggerla.. .
Entrare in quella casa è come entrare in un santuario. Tante persone la frequentano, specialmente quando sono provate dal dolore e lì, senza tante parole, trovano il coraggio e la forza per accettarlo e viverlo come fanno loro.
I genitori di Francesca, Teresa e Piero, non sono genitori da copertina sui giornali, non sono genitori tristi, lo esprime bene il sorriso del padre. Sono genitori che vivono giorno e notte, con semplicità e naturalezza la loro esperienza di vita e seminano speranza. L’abbraccio di Francesca, che si aggrappa al padre, è fatto di abbandono totale fra quelle braccia robuste che la sorreggono. Il padre l’ha appena alzata dalla sedia accanto al tavolo dove mamma Teresa l’aveva imboccata, per trascinarla come un peso morto in un’altra camera, perché la carrozzella non passa dalla porta. Lui non vede l’handicap, ha fra le braccia sua figlia, questo è tutto.
Ogni handicap sparisce (sia esso fisico, morale o mentale) perché l’amore non vede che se stesso: l’amore, quello che riceve e quello che dà. Penso per questo all’amore misericordioso e compassionevole di Dio che in ognuno di noi, non vede altro che dei figli e ci ama da Padre. Allora tutto il resto scompare. Francesca si affida, perché si fida, è suo padre.
L’abbandono totale è il più bel dono che possiamo fare a Dio. “Ti sono rimessi i tuoi peccati, va’ e non peccare più” diceva Gesù a chi lo supplicava di avere misericordia della sua infermità o del suo peccato.
Di questo abbandono ce ne ha parlato quest’anno all’incontro delle “briciole” a Loreto, Don Edelwaiss raccontandoci la storiella di una donna che dopo la morte, si presentò tutta titubante alla porta del Paradiso dove c’era San Pietro ad aspettarla che le disse che per entrare in Paradiso ci volevano 100 punti. La donna cominciò a raccontare la sua vita: “Sono stata sempre fedele a mio marito, ho educato il meglio che potevo i miei figli anche se non vi sono riuscita bene, sono stata catechista, ho fatto volontariato, ho sopportato e scusato le chiacchiere dei miei vicini di casa…i rimbrotti del mio Parroco…“. Si fermò e guardò Pietro per avere una risposta: “2 punti e mezzo“, disse Pietro. La donna scoraggiata, continuò: “ho perdonato mia sorella che mi faceva la guerra per l’eredità, ho assistito i miei genitori, sono andata sempre a Messa alla Domenica, ho partecipato anche a dei ritiri, ho sempre pregato e detto il rosario…ho fatto Pasqua, ho adottato bimbi a distanza, ho aiutato le missioni“. San Pietro disse: “Siamo a 3 punti“.
La donna demoralizzata, con le lacrime agli occhi e la voce tremante disse. “Se è così, posso contare solo sulla misericordia di Dio“.
A quel punto Pietro rispose con giubilo: “100 punti” e la fece entrare in Paradiso.
” Misericordia voglio e non sacrifici;…beati i misericordiosi perché otterranno misericordia; sarete perdonati come avrete perdonato” – ha detto Gesù.
Questo che vedi è l’abbraccio dei 100 punti perché è l’abbraccio della misericordia.
E a te cosa suggerisce questa fotografia? Me lo vuoi scrivere? Aspetto. Sarà un dono per tutti.
Buon mese di settembre inzuppato di misericordia per tutti e di abbandono in Dio.
Carla
P.S. Se qualcuno ha un’esperienza o una testimonianza positiva da raccontare ce la faccia conoscere. La lucerna perché possa illuminare occorre metterla in alto perché tutti ne godano lo splendore, anche questa è carità, amore vero.
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