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Briciola di Ottobre 2020

Briciola di Ottobre 2020

Briciola di Ottobre 2020

L’OFFERTA DI UNA VITA

Quella di Francesca potrebbe facilmente essere definita esclusivamente una storia di sofferenza ma grazie alla fede di mamma Teresa e papà Piero la sua vita può essere letta sotto un’altra luce, anzi diventa una testimonianza di LUCE!

Conosciamo Francesca per la prima volta in un libretto di Carla Zichetti: “Mettici il Cuore… e Dio farà Miracoli”. In questi termini la presenta Carla: Francesca ha 29 anni e da 29 anni è in croce. Mamma Teresa si lascia guidare dal suo istinto materno per curarla e non sbaglia, perché Francesca non sa di che cosa ha bisogno, non si esprime. L’ho conosciuta a Loreto. La sua casa è diventata parte integrante del mio pellegrinaggio. Lì tocco e vedo il miracolo della “Grazia”. Toccare quel corpo è toccare le “piaghe di Gesù”. E’ sacro quel corpo come la sindone, è ostia vivente.

Francesca è nata in cielo l’11 gennaio di quest’anno ma la ricordiamo in questo mese perché ricorre il suo onomastico.

Ecco la “Preghiera di ringraziamento a Maria per il dono di Francesca Ascani” scritta dalla sua mamma:

Cara Mamma Celeste, ai piedi della Croce l’amabile Gesù ti lasciò la missione di essere la nostra Madre amorosissima. Tu dicesti “sì” con tutto il cuore. Vogliamo ringraziarti per questa Tua totale disponibilità alla Volontà di Dio. Nel pellegrinaggio terreno, che noi poveri peccatori stiamo compiendo, Tu sei sempre presente e quando siamo nel buio totale del peccato e dello smarrimento, Tu ci soccorri insieme al Tuo Gesù, nostro Signore e Redentore. L’ho personalmente sperimentato insieme alla mia famiglia.

Tutto è iniziato il giorno del mio matrimonio con Piero, proprio qui nella tua Santa Casa di Loreto.
Tu sai bene come il nostro percorso matrimoniale diventò tortuoso e doloroso con la nascita della nostra prima figlia Francesca, venuta al mondo sana e bellissima ma che, a causa di un vaccino trivalente, rimase gravemente lesionata dal punto di vista neurologico. Francesca peggiorava di giorno in giorno, “Che disgrazia!” ci ripetevamo io e Piero. Ma nella nostra disperazione, Tu o Madre amorosa fosti subito pronta ad accoglierci nel Tuo Cuore: ci hai sempre donato tanta fede in Gesù e ci hai insegnato a non disperare mai avvicinandoci sempre più al Dio dell’Amore. Distrutti – umanamente parlando – ci facesti toccare con mano l’Amore di Dio ponendo sul nostro cammino una luce che illuminò le nostre tenebre di scoraggiamento: era la serva di Dio Luigina Sinapi. Questa santa donna, il cui motto era “Soffrire e Offrire”, ci accolse amorevolmente prendendo la nostra croce che portò sulle sue spalle al posto nostro finché visse. Da Lassù intercedette continuamente e la sua protezione era sempre viva in noi. Ci aiutò a dire “sì” sempre nella sofferenza accettandola per amore. Non ci pesava la rinuncia alle cose del mondo perché il nostro amore e attaccamento era solo per Gesù, Maria e Francesca. La nostra vita provata è stata alleviata da tantissime persone che con preghiere, affetto, vicinanza e azioni sono state la Tua carezza in questo nostro cammino durato ben 48 anni e mezzo.
Dolcissima Maria, ti prego per tutte quelle persone che sono state per noi angeli custodi e ci hanno aiutato a dire sempre “Sia fatta la Tua Volontà!”
Pensavamo che questa non fosse una vita piena, significativa, presi dal desiderio di vivere secondo la logica del mondo; invece no: questa è la vita profonda, grande perché piena di amore, di amore di Dio e offerta continua.
“Francesca è una cosa a sé” dicevano i medici che si meravigliavano di come potesse vivere così a lungo in questa situazione scientificamente inspiegabile. Tutta una vita immersa nel dolore, neurologicamente parlando non aveva un attimo di normalità; non parlava neppure per monosillabi. Ma noi capivamo che lei viveva qualcosa di particolare, sicuramente offrendo per i suoi cari, per la Chiesa e per tante anime – anche per il Giubileo lauretano in corso. Solo lassù potremo sapere qualcosa!
Maria Santissima, grazie, grazie a Te, alla SS.ma Trinità, a Luigina, a tutti i santi e gli angeli del cielo, alle anime del purgatorio. Ti preghiamo, dona a noi familiari e al mondo intero la fede e il ritorno ai veri valori della vita. Grazie per il capolavoro che hai fatto in Francesca. Grazie!

I genitori di Francesca hanno anche rivolto un sentito ringraziamento al medico che l’ha avuta in cura per 22 anni e che è stato per loro un altro dono della Divina Provvidenza.

Vogliamo ringraziarla, a nome di Francesca e nostro per la sua professionalità non solo come valente neurologo, ma anche per come svolge la sua missione verso i più deboli che non hanno altra difesa dal male che li ha colpiti. Lei non ha mai negato risposta ad ogni chiamata di aiuto, né consigli preziosi, né mai ha negato un pronto riscontro in qualsiasi periodo, si sia trattato di ferie, di festività, di orari scomodi: sempre prima il malato, le sue sofferenze e poi tutto il resto. Grazie di cuore per la sua umanità, pazienza, umiltà, dolcezza nel rispondere a ogni richiesta di aiuto, e tutto questo, gratuitamente”.

Ricordando, come anche Carla affermava spesso, quanto importante sia l’aspetto umano di un medico, preghiamo insieme perché ogni operatore nel settore sanitario sappia farsi balsamo per l’anima degli ammalati. Ognuno di noi possa dare sollievo a chi è nella sofferenza e possa fare di quella propria motivo di Offerta.

Parlando telefonicamente con Teresa siamo tornate indietro nel tempo, mi ha raccontato del suo incontro con Carla[1] avvenuto grazie a Padre Michele Peirano, di come pregavano insieme in presenza di Francesca che con una soprannaturale sensibilità e illuminazione riusciva a leggere nel cuore di chi andava a trovarla.

Mi sono sentita pervasa da una pace profonda, non dimenticherò le parole con cui ci siamo congedate: “Ognuno di noi viene a questo mondo con una missione. Quella di Francesca è stata l’Offerta della sua vita per un progetto di Dio”.

Grazie Teresa per aver dato voce alla sofferenza di Francesca!                                                                              Ornella



[1]Donna tormentata dalla malattia” è il titolo della testimonianza di Teresa nel libretto “Quando ti ho incontrato” a cura di Antonio Mennonna.