Briciola di Gennaio 2017
Carissime Briciole! Sono Anna di Corinaldo! Con alcune di voi ci conosciamo di persona, con molte altre solo per telefono per via delle prenotazioni di Roma che ho curato! Vi ringrazio con tutto il cuore per questo servizio che ho potuto fare: è stato un impegno, è vero, ma soprattutto UNA GRANDE GIOIA PER LA POSSIBILITA’ CHE HO AVUTO DI PARLARE CON VOI , CONOSCERVI E CONDIVIDERE MOMENTI di VERA AMICIZIA! Del resto “un po’ di quello che faceva Carla”!!! (…tutti noi siamo chiamati a fare, nel nostro piccolo, quello che faceva Carla. Ndr)
Ora mi è stato chiesto di “occuparmi” della Briciola del Mese di Gennaio: lo faccio “per servire”, condividendo ciò che la nostra amata Carla ha “detto a me”, proprio perchè sono convinta del grande valore della condivisione, specie quando riguarda le cose di Dio e che da Lui provengono! Perché certamente le “cose di Carla” provengono da Dio e ognuno di noi ha un “pezzetto di lei” che nessun’altro ha! La mia Amicizia con Carla risale a quasi venti anni fa, e in tutto il tempo ci siamo scambiate parecchie lettere perché, come certamente tutte ricorderete, Lei diceva che le parole scritte rimangono mentre quelle al telefono “volano” e con il tempo non si ricordano più! Quanto è vero! Proprio per “sceglierne una” ho riletto molti dei suoi scritti, che emozione! E che Gioia “rivivere” questa STORIA D’AMORE E DI AMICIZIA che il Signore mi ha donato! GRAZIE ANCHE PER QUESTO!!
Ecco, è con lo spirito del DONO che condivido questa bellisima lettera di grande valore spirituale, che Carla mi ha scritto il 22 Aprile del 2012 rispondendo ad una mia di alcuni giorni prima.
Briciole carissime, siete tutte nel mio cuore, pur non conoscendo i vostri volti o i vostri nomi (ma Dio li conosce bene!) e vi ricordo ogni volta nella mia Eucarestia quotidiana insieme alla nostra amata Carlina (cosi l’ho sempre chiamata)! Dio vi benedica!
Lettera di Carla del 22 Aprile 2012
Carissima Anna,
le tue lettere sono dei veri tesori. Ho aperto un file nel computer per “briciole speciali”, ci sono anche le tue. Non sai quanto può essere utile, necessaria una parola, un ricordo, un semplice “ciao” che ti fa sentire vicina un’amica, un amico, un fratello o sorella. nei momenti difficili. In questi giorni è morto “Don Piero” tutti lo chiamavano così anche se era Monsignore, Direttore della Caritas, onorato – anni fa -con un premio speciale- IL GRIFO- dato ai benemeriti della città. Gli avevo scritto in luglio, mentre ero a Loreto, un GRAZIE (te lo allego) per tutto quello che era stato per me e glielo volevo portare di persona nella casa di riposo dove era da quasi un anno perchè molto malato, invece non l’ho fatto (forse) non ho troppo insistito per farmi accompagnare. Avrebbe avuto una gioia in più e io non gliel’ho data. Sapessi come me ne pento!
Perchè ti scrivo questo? Perchè mi sono ripromessa di non rimandare quel che posso fare oggi o stanotte (quando la salute me lo permette) per essere la gioia dell’altro: Voglio essere la tua gioia, dico spesso al Signore… anche quando cado, quando piango, quando sono stanca, quando mi ribello: Tu sai che ti amo. E Don Piero lo sapeva e adesso lo sa ancora di più. Era un prete che non giudicava nessuno, il prete della comprensione e della compassione. Quanto mi ha insegnato!!!…
Non ci pentiremo mai di amare e di aver amato anche se non ricambiati, anche se quell’amore ci fa male, anche se quell’amore costa sangue. .
Anche tu Anna sei stata chiamata per una missione, e la stai compiendo insieme a Gesù, insieme a Maria, portando la tua croce. Mi sei di esempio, non so cosa farei io al tuo posto! Mi unisco a te con la mia amicizia e la mia croce, piccola a confronto della tua, perchè quella morale è sempre più pesante di quella fisica.
Lo spirito Santo sia la tua forza, la tua guida, il tuo sostegno. Io prego poco con le parole….perchè la mia preghiera è l’amore, la compassione, il perdono, il mandar giù i no che ricevo da persone dalle quali mi aspetterei un sì. Mi unisco a te nelle mie notti insonni a causa del dolore. Questa è la mia preghiera, così mi ha insegnato Don Piero. So che tutto non viene da me, io sono niente, mi sento poverissima, lascio fare a Dio. Anche quando mi ribello, so che Lui è pieno di misericordia e compassione.
Mi affido alla sua tenera compassione, quella che ha provato per ogni malato che incontrava, per i peccatori: Matteo, la prostituta, la Maddalena, e anche per Giuda… una compassione figlia, sorella, padre, madre dell’amore. Non ha condannato Giuda, gli ha fatto solo una domanda: Con un bacio mi tradisci? E ha continuato ad amarlo.
Non so perchè ti scrivo questi pensieri… mi vengono e li butto giù.
Grazie Anna, grazie perchè ci sei, perchè Maria ci ha fatte incontrare. Grazie, grazie.
Che Dio ti faccia sentire la sua carezza paterna, questo ti auguro con tutto il cuore.
Ti abbraccio , Carla, la briciolina