Enter your keyword

L’agenda della speranza

L’agenda della speranza

L’agenda della speranza

Credo che in qualche punto dell’universo debba esserci un archivio in cui sono conservate tutte le sofferenze e gli atti di sacrificio dell’uomo. Non esisterebbe giustizia divina se la storia di un misero non ornasse in eterno l’infinita biblioteca di Dio. «Il mio vagabondare tu, o Dio, lo registri; le mie lacrime nell’otre tuo raccogli: non sono forse scritte nel tuo libro?».
 
È il Salmista ebreo a cantare (56,9): Dio raccoglie tutte le lacrime delle vittime della storia umana, così che esse non cadano nel vuoto. Esse sono agli occhi di Dio realtà preziose come l’acqua che il beduino conserva nel suo otre quando viaggia nel deserto. In questo scrigno e nell’«anagrafe» ideale della vita dell’umanità Dio registra e custodisce come tesori tutte le sofferenze. (Ravasi)

briciola di dicembre

Padre Alfredo a Loreto ci ha proposto:
Perché ognuna di noi non mette nel suo archivio ogni anno l’AGENDA DELLA SPERANZA?”  Ognuna di noi ha qualcosa di buono da registrare per ricordare.
Ogni mattina: vedere l’alba e il sole che sorge, sentire la voce dei bambini che giocano, il cinguettio degli uccelli che cantano, il vicino di casa che bussa alla porta e chiede di che cosa hai bisogno, il poter parlare, sentire, vedere… incontrare un amico che da tanto tempo non vedevi, arrivare in tempo per salvare la vita di qualcuno…fare la pace con chi ti è sempre stato ostile e nemico…ricevere una telefonata  da chi credevi ti avesse dimenticato…
Facciamoci noi stessi speranza. Se non doniamo niente siamo come quel fattore che aveva seppellito il talento e poiché non l’aveva fatto fruttare, per questo è stato condannato.
Ecco allora cosa possiamo annotare nell’AGENDA della SPERANZA:
il sorriso donato a chi era triste, la compagnia fatta a chi era solo, la lettera scritta o la telefonata fatta a chi è malato, anziano, senza amici e parenti, la visita all’ospedale o alla casa di riposo dove regna la solitudine, la tristezza e spesso l’abbandono;
puoi (possiamo) notare se ti sei fermato per strada quando hai visto qualcuno in difficoltà o ferito senza passare oltre…se hai difeso quella persona criticata da tutti…se ti sei privato di qualcosa a cui tenevi tanto per fa felice un altro…se hai accompagnato una persona in difficoltà a fare una passeggiata… quante, quante cose puoi annotare in questa agenda speciale!!!
Caterina mi ha scritto il suo dolore perché è morta la malata che lei ogni giorno andava a imboccare con la siringa perché faticava a inghiottire…Nino si è ripreso dal grande dolore per la perdita della moglie, andando a seminare sorrisi e aiuto in una casa protetta…Enrico va ogni giorno a far compagnia a  Nicola malato di SLA, (non parla, è immobile a letto) gli legge le lettere che arrivano, il giornale, gli fa vedere i dvd che gli piacciono…gli fa sentire la musica che gradisce…Maria inizia la giornata  e anticipa l’alzata per andare ad aiutare la vicina di casa che fa fatica a vestirsi e a mettersi le calze da sola.  Farsi speranza e gioia per gli altri vuol dire aumentare la propria.
Lo scrittore Pierre Guilbert ci aiuta a scoprire queste occasioni, per arricchire la nostra AGENDA:

ALLORA LA PACE  VERRÀ

Se credi che un sorriso è più forte di un’arma
Se credi alla forza di una mano tesa che stringa la tua, ti sorregga e ti guidi
Se credi che ciò che unisce gli uomini è più importante di ciò  che li divide
Se credi che l’altro, è anzitutto un fratello
Se credi che la diversità è una ricchezza e non un pericolo
Se puoi rallegrarti per la gioia del tuo vicino
Se ti schieri dalla parte dell’oppresso senza ritenerti un eroe
Se l’ingiustizia che colpisce gli altri ti rivolta quanto quella che subisci tu
Se credi che il perdono vale più della vendetta
Se sai accettare che l’altro ti renda un servizio
Se sai condividere il tuo pane sapendovi aggiungere un pezzo del tuo cuore
Se sai accettare che un altro ti offra un servizio
Se puoi ascoltare l’infelice, il malato “che ti fa perdere tempo” conservandogli il tuo sorriso
Se reputi di dover essere tu, piuttosto che un altro, a dover fare il primo passo
Se sai preferire la speranza al sospetto
Se tu credi che la pace e la speranza sono possibili
ALLORA LA PACE E LA SPERANZA VERRANNO.

A tutti, a ognuna/o BUON NATALE e BUON ANNO 2012 con l’augurio di Madre Teresa di Calcutta
NON PERMETTERE MAI CHE QUALCUNO VENGA A TE E VADA VIA SENZA ESSERE MIGLIORE E PIÙ CONTENTO.
la piccola briciola  Carla Zichetti  –  Genova