La mia briciola
Apriamo il nuovo anno con la briciola che Carla scelse per iniziare la pubblicazione sul sito della briciola mensile. Era il febbraio del 2007.
In momenti diversi io e Carla leggemmo questa meravigliosa riflessione e ricordo con infinita dolcezza con quanta passione commentammo ogni singolo capoverso, lei era entusiasta.
Parla di Briciole, parla di attenzione, parla di condivisione… …parla di quello che per Carla è stata la sua vita.
Buona lettura, un abbraccio da briciola a briciola.
«…Ho negli occhi il tuo sguardo, carico di sofferenza e a volte smarrito per il desiderio di trovare una spiegazione che non esiste per un dolore che non comprendi. Ho nel cuore il tuo cuore per cogliere e consolare ogni battito di terrore, ogni gemito di paura quando davanti al viso stanco di chi ami non trovi più parole e il tuo cuore sembra non avere più la forza di reagire.
Ho nell’anima la tua anima per stringerla forte, forte, per asciugare le sue lacrime, per accarezzarla dolcemente finché non smetterà di tremare. Le mie mani sono grandi, così da poterla cullare delicatamente come avvolta da una coperta di tenerezza al cospetto dei miei angeli.
Non avere paura di affidarmi tutto te stesso per sentire il calore del mio affetto, per fare della forza della mia verità il tuo più grande sostegno, la sola ragione che esiste e che puoi trovare per comprendere il mistero meraviglioso della tua vita.
Tu, fiore del mio prato, esile ma inesorabile, cresci e resisti al vento che spesso soffia forte!
Prendi le mie mani quando il vento diventa tempesta e vedrai che insieme sarà tutto più semplice; ma allo stesso tempo non allontanarti mai dai fiori che ti ho messo intorno, anche loro sono la tua forza, e fra loro i miei angeli. Vedrai gli steli di chi ti vuole bene flettersi delicatamente verso di te; sfrutteranno ogni alito di vento per venirti incontro a sorreggere la tua figura: immagine stupenda di ciò che io ho voluto che tu fossi. Non pensare mai che restare solo sia la soluzione giusta: chiudersi nel silenzio è una soluzione facile ma mai quella giusta ed è quella più crudele che puoi decidere di confezionare per chi invece ti vorrebbe dare il suo affetto e soffre con te e per te.
Ho le tue lacrime sul mio viso; non riesco ad asciugarle perché troppo spesso ti volti dall’altra parte, quando la paura non ti fa stare fermo, quando il senso di impotenza ti impedisce di guardare nella mia direzione. Chiudi gli occhi e piangi, piangi, fino a che ti abbandoni al sonno ormai esausto, senza neppure provare ad ascoltare quello che ho da dirti.
Sei per me una fra le cose più belle che ho mai creato: il tuo saper essere persona prima ancora di essere un nome mi fa orgoglioso di essere tuo Padre; per questo neanche io riesco a fermare le lacrime che mi rigano il viso quando vedo che sei solo stanco, quando percepisco fortemente l’amarezza che provi per ciò che ti accade intorno, quando ti rassegni a non saper aprire quelle ali meravigliose che ti ho messo sulle spalle per volarmi incontro ogni volta che ti senti solo.
Ascolto la tua preghiera nel silenzio della notte: è quella preghiera che viene dal cuore; sono parole commosse di chi a volte non riesce neppure ad urlare.
E allora il tuo grido sommesso diventa anche più forte di quello che pensi!
Ti tengo fra le braccia come fossi un cucciolo impaurito; ti accarezzo delicatamente il viso per farti sentire il desiderio intenso che ho di insegnarti a vivere con la mia forza i colori della vita. Ogni giorno le tinte cambieranno, in ogni istante può cambiare il senso di marcia, in ogni momento però io sarò pronto a sollevarti da terra per rimetterti in piedi nella giusta direzione, per fare di te lo specchio della mia presenza.
Ho fra le dita il tuo essere meraviglioso, ciò che tu stesso non riesci a vedere quando al vento ti rassegni a non tenere gli occhi aperti e dici di non vedere le cose grandi che voglio fare con te. La tua anima nasconde segreti splendidi che ti ho donato quando ti ho mandato sulla terra, quando ho deciso che tu avresti fatto parte del mio giardino.
Ti ho anche immaginato come una tenera spiga di grano che sarebbe diventata presto dorata ai raggi del mio sole.
Ti senti una briciola sulla terra e questo a volte ti fa stare male perché credi di non contare nulla, perché pensi che io non sia in grado di vedere ogni briciola, e perché solo in cuor tuo immagini che le briciole siano talmente tante da non potersi che confondere inesorabilmente ai miei occhi.
E invece ti sbagli perché io conosco tutte le mie briciole; conosco di loro ogni sentimento, ogni dubbio, ogni speranza, ogni preghiera, ogni delusione. Non perdo mai di vista le mie briciole, piuttosto vado dietro a ciascuna di loro e sto molto attento a raccogliere quelle che cadono: le più bisognose di sentirmi vicino, esattamente come te quando ti vacillano le gambe e quando pensi che il tuo stelo non reggerà fino alla prossima stagione.
Così, anche i granelli di sabbia sono talmente piccoli ma ognuno così importante per me che non consento mai che nessuno di essi vada disperso: chiedo al mare di riportarli sulla spiaggia ogni volta che mi rendo conto che l’acqua alta li ha trascinati con sé fino a non riuscire più a respirare.
Che tu ti senta una briciola, o che tu immagini di essere solo un granello di sabbia nel bel mezzo di una spiaggia sconfinata, non credere mai che io non ti prenda sul palmo della mia mano ogni momento, ogni istante, ogni singolo piccolissimo secondo.
Stringimi forte, stammi accanto! Anche io ho bisogno di sentirti vicino esattamente come ogni padre ha bisogno di sentire intorno il calore della sua famiglia.
Abbi coraggio e fatti abbracciare: non permettere mai a niente di spezzare il legame che ci unisce dalla tua nascita e non consentire mai a nessuno di mettere in dubbio il bene che ti voglio. La tentazione sarà grande ogni volta che la durezza della vita ti metterà alla prova, ogni volta che sarà più facile pensarmi come la causa delle tue sofferenze.
Ricorda però che la via facile non è mai quella giusta da percorrere, così come mai si è sentito che i grandi progetti sono stati realizzati senza grandi sforzi. Le opere più importanti, al contrario, hanno bisogno di impegno, richiedono pazienza, nascondono sacrifici, ma ogni fatica sarà cancellata dal meraviglioso risultato che si presenterà infine ai tuoi occhi.
Credimi allora se ti dico di non avere mai paura perché il progetto per la mia briciola sarà esattamente come un’opera importante: ci vorrà impegno, ci sarà bisogno di pazienza ed occorrerà fiducia. Bada, però, che i sacrifici, invece, li affronteremo sempre insieme.
Ogni tuo sorriso sarà il mio sorriso, come ad ogni tuo pianto si accompagneranno le mie lacrime, fino ad assistere insieme ad uno spettacolo meraviglioso di colori, di gioia e di amore: ti sentirai l’anima volare e il cuore cantare, fino a che ogni sofferenza non avrà più ragione di essere ricordata al cospetto di quell’incanto. Tuo Padre Dio
Don Gianni Mattia – cappellano Ospedale Fazzi di Lecce
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Con amicizia ti auguro di giungere alla Pasqua col cuore purificato e in festa.
Ciao
Carla