Briciola di Aprile 2021
LETTERA DAL CUORE
Carissime Briciole,
nel sentirmi pienamente partecipe di questa specialissima realtà nata grazie a Carla, ringrazio Dio perché tutti insieme stiamo continuando a operare nel suo ricordo e sulla sua scia. Recentemente ho avuto tempo e modo di riflettere e rivivere interiormente alcuni eventi che hanno segnato il mio cammino e di cui desidero rendervi partecipi.
L’incontro con Carla a Matera, nel 1989 in occasione del VI centenario dell’istituzione della festa della Bruna, ha sicuramente contribuito a una ripresa e intensificazione del mio percorso di fede sia per la significativa durata temporale del nostro rapporto che per il costante accompagnamento personale dal periodo antecedente il mio matrimonio, celebrato l’anno prima, fino al suo triste epilogo ed alle dolorosissime conseguenze.
Dal primo incontro alla fine del mio matrimonio il mio rapporto con Carla è cambiato ma è andato avanti, a volte con qualche punta di tensione, fino alla fine benché non con la stessa intensità e ovviamente modalità degli inizi.
Non vorrei esagerare ma in questo momento, nella diversa mia situazione di vita, sento ancora tutta l’importanza e il grande valore di testimonianza cristiana dell’esempio di Carla, apprezzo con gratitudine la grande generosità e disponibilità pur nella difficilissima condizione di sofferenza e malattia che ha caratterizzato la sua vita. Ricordo, ancora, una cartolina a colori edita dai Francescani di Genova in cui è ritratto un tir, carico di viveri per i poveri, con la scritta “Le Briciole”.
Durante quel primo incontro con Carla, avvenuto presso il Villaggio del Fanciullo, lei parlò delle sue dolorose giornate piene però di tanto ascolto di persone a telefono, e delle sue audiocassette, pensate proprio per chi ne avesse voluto, quale segno di amicizia e di sostegno. Ricordo che Carla iniziò a parlare in ritardo rispetto al programma previsto, tardo pomeriggio, tanto da aver bisogno a causa del buio di una lampada sul tavolino del palco; dicevo Carla parlò con quell’acutezza di voce caratteristica che faceva tutt’uno con la sua gentilezza e soavità che mi colpirono, cioè mossero in me qualcosa che non saprei ben definire.
Questo inizio di scoperta si chiarì qualche tempo dopo, nell’arco di un anno circa, quando Carla ritornò in Basilicata, a Lagonegro dove parlò presso il Centro Sociale. Quel giorno scoprii la superstrada Sinnica ma soprattutto fui colpito dalla bellezza e dalla soavità dell’atmosfera che si era creata tra canti e preghiere attorno alle numerosissime persone in carrozzella. Dico qui, esplicitamente forse per la prima volta, ma la cosa mi è molto chiara nel ricordo, che quel giorno, con una compagnia come quella di cui ero partecipe, fui colpito dalla constatazione che la vita in carrozzella era possibile ed era gioiosa fino a farmi persino desiderare di …trovarmi nella stessa condizione!!!
Carla pubblicò in “Lettere del Cuore” una risposta a me indirizzata, più o meno intorno al Suo viaggio ad Alberobello, di cui parla nel libretto “Seguimi” in cui accenna del nostro (di famiglia) arrivo ed in cui è pubblicata uno foto di Francesco Maria. Mario Vespe
Ringraziamo Mario per questa sua eloquente testimonianza di ciò che Carla ha significato nella sua vita ma che equivale a ciò che lei ha rappresentato, donandosi incondizionatamente, per ogni Briciola.
Stiamo davvero facendo tutti del nostro meglio per portare avanti il disegno divino avviato tramite lei e desideriamo con tutto il cuore mantenere viva questa meravigliosa rete di relazioni sostenendoci con la preghiera, le telefonate, le lettere.
Carla è stata per noi tutti un bel dono di Dio. Lei riusciva a trarre il meglio da ogni Briciola, a dare ascolto in qualsiasi momento, a comprendere ogni forma di disagio e sofferenza.
Carla carissima ti vediamo nella gloria e luce di Cristo Risorto e con questa immagine gioiosa ci scambiamo gli auguri per una serena e santa Pasqua!
Ornella